Il Museo Egizio di Torino
Il più antico museo egizio del mondo, espone oltre 40.000 reperti tra cui rari capolavori della civiltà nilotica
Il Palazzo dell’Accademia delle Scienze a Torino ospita il più antico museo egizio del mondo, oltre 40.000 reperti dell’affascinante civiltà nilotica tra statue di faraoni e sfingi, corredi funebri, templi, e rari monili.
Il secondo museo più importante al mondo dopo quello del Cairo, la storia del Museo Egizio inizia con la Mensa isiaca, una tavoletta bronzea acquistata da Carlo Emanuele I di Savoia nel 1628 che, suscitando un forte interesse fra gli studiosi, diede il via a varie spedizioni in Egitto per scoprirne di più.
Nella seconda metà del ‘700, sono tanti i viaggi scientifici “piemontesi” nel Paese, come quello di Vitaliano Donati, docente di botanica e storia naturale all’Università di Torino, che ritrovò varie statue di grande pregio tra cui quella di Ramses II in granodiorite e quella della dea Iside di Copto (oggi due dei capolavori del Museo).


La strada per Menfi e Tebe passa da Torino.
(Jean-François Champollion, 1824, egittologo)
Spinto dallo scoppiare della moda per il collezionismo di reperti legati alle antiche civiltà, agli inizi dell’800, Bernardino Drovetti, console generale di Francia, acquisì oltre 7.000 manufatti, quindi ceduti a re Carlo Felice di Savoia nel 1824 che, unendovi altre antichità classiche di Casa Savoia, tra cui la collezione Donati, diede vita al primo Museo Egizio del mondo.
Oggi, con un’estensione di 12.000 m2, il Museo ospita cinque piani espositivi con un percorso di visita cronologico ed oltre 40.000 reperti tra cui molti capolavori assoluti, come l’ipnotica Sala delle Statue, un’imponente esposizione di sculture monumentali, tra cui la statua di Ramses II e la statua seduta di Cheope.
Tra gli altri tesori, si possono menzionare il Papiro del Libro dei Morti, lungo quasi diciannove metri che contiene una raccolta di formule per l’Aldilà, mummie e corredi funebri perfettamente conservati, tra cui quello della regina Nefertari, la Cappella Maia, splendidamente dipinta, la Tomba di Kha e Merit con i suoi preziosi sarcofagi, la Sfinge proveniente dal tempio di Amon, e tanti altri ancora.
Molte anche le curiosità, come le meravigliose statue di gatti, animali sacri nell’antico Egitto, probabilmente utilizzate come contenitori per mummie animali.
Nel 2022 è stato anche inaugurato nella corte del Museo il giardino botanico, dedicato alla flora tipica dell’antico Egitto, come il loto azzurro, fiori che si schiudono all’alba per poi richiudersi al tramonto, e, ovviamente, il papiro, che originariamente cresceva in fitte paludi lungo il Nilo o il suo delta.
Il Museo Egizio offre l’emozione “di una visita spazio-temporale nella vita quotidiana, oltre che sacra, degli antichi egiziani”, esattamente il sogno realizzato del suo eccezionale direttore, Christian Greco.
Il segreto
Sono molti i reperti che ci conducono all’incredibile raffinatezza della moda nell’antico Egitto, come la parrucca di Merit, realizzata con ciocche di capelli umani decorata con fiori e diademi, o la tunica plissettata in lino.
Info utili
Museo Egizio
Via Accademia delle Scienze 6
10123 Torino
Tel. +39 011 5617776
info@museoegizio.it
Biglietto: intero 18 euro, per altri promo o pacchetti consultare il sito del Museo